Από το χωριό του Marettimo πεζοπορία στο Scalo Δάσκαλος και το κάστρο

Trail Punta ΤροίαSulla seconda e più impegnativa escursione della giornata che ho effettuato a Marettimo (η πρώτη πραγματοποιήθηκε νωρίς το πρωί στο φανάρι) Δεν βλέπω καθόλου καλά… θα ξεκινήσει στις 10:30 με ηλιοφάνεια… σήμερα έχει ιδιαίτερα ζέστη… είμαστε στις 8 Ιουλίου, ma non posso non farla… mi aspetta un bagno allo Σκάλο Μαέστρο e la visita al Κάστρο Punta Troia. θα πρέπει να επιστραφεί η προσπάθεια ?

Per effettuare l’escursione, un trekking che col senno di poi etichetto DIFFICILE se effettuato durante le ore calde e MEDIO-DIFFICILE durante le ore fresche, si parte sempre dallo Scalo Vecchio di Marettimo.

La suggestiva via Campi, con le caratteristiche casette bianche e le persiane blu mediterraneo, finisce dove inizia il sentiero per Punta Troia, ben introdotto da una tabella predisposta dall’AMP, μι subito sterrato e ciottolato. Mi accorgo che le scarpette di Running non sono il massimo e prevedo mi troverò male ma non ho portato la scarpa adatta quindi mi adeguodi contro vedo turisti tedeschi che si avventurano in ciabattema loro sono i maestri del trekking e non mi stupisco più di tanto.

La macchia mediterranea e i pini marini emettono le fragranze più delicate e intense, insieme creano una sorta di cammino odoroso, tra le grotte che fino a qualche centinaio di anni fa ospitavano la esigua popolazione dell’isola che qui trovava rifugio dalle scorribande di pirati provenienti dalle coste africane.

Il percorso si fa subito pesante perché inizia da lì a pochi metri una ripida salita verso il crinale della parete che si sporge sulla costa rocciosa sottostante, il panorama si fa interessante ma il sentiero sempre più impervio, in effetti è una continua salita che da un dislivello quasi zero porta dopo un paio di km a quota 160 slm e sotto il sole cocente e la sterrata pesante non è il massimo del comfort.

Già ne ero al corrente che l’isola ha delle sorgenti di acqua dolce di ottima qualità e nel percorso ci imbattiamo in un bivio dal sentiero principale che indica una sorgente a 10 μέτρα ! Abbiamo già circa 2 km di cammino alle spalle e siamo quasi a metà percorso. Andiamouna gradevole sorpresa, acqua fresca stilla dalla montagna protetta da una madonnina che sembra darci la forza di continuare il cammino e un piccolo abbeveratoio per qualche animale di passaggio. La beviamo e riempiamo le bottigliette. μι’ ottima. Dopo una decina di minuti di riposo e frescura ritorniamo sul sentiero principale e proseguiamo il trekking.

Siamo a monte delle falesie che degradano sul mare sottostante formando anche quella che probabilmente è la grotta più bella di Marettimo, ο Σπήλαιο καμήλας dove nei suoi pressi da qualche anno è stata riavvistata la Foca Monaca che si pensava ormai estinta in questi luoghie sul Castello è stato creato un Osservatorio per lo studio coordinato dalla AMP Isole Egadi.

Abbiamo raggiunto e superato il punto più alto del sentiero a circa 180 slm e si può godere di un bellissimo panorama sulle altre isole Favignana e Levanzo e dietro loro è possibile scorgere le coste siciliane con Trapani ed Erice in prima fila.

Prima della discesa un’ultimo bivio indica un sentiero per Κάλα Μπιάνκα e quindi la ripida discesa verso lo Scalo Maestro ai piedi del tozzo promontorio dove, abbarbicato in cima come un grosso rapace, c’è il Castello di Punta Troia. Siamo parecchio stanchi e provati, la calura estiva è forte sono le 12:30 dopo due ore dalla partenza e siamo allo Scalo dopo aver percorso circa 4 km e mezzo prima in continua salita e poi infine in ripida discesa.

La prima cosa che faccio ? Un bagno nel cristallino scenario della caletta dello Σκάλο Μαέστρο.

Spiaggia dello Scalo Maestro Marettimo

Le due calette prospicienti questa specie di piccolo istmo sono, guardando il Castello, δεξιά Cala Manione dove le barche attraccano sugli scogli per far accedere alla baia i visitatori e a sinistra Σκάλο Μαέστρο una spiaggetta di ciottoli ammantata di una stupenda coltre di Posidonia Oceanica, simbolo delle Egadi e pianta marina utile e necessaria per mantenere la biodiversità di queste isole stupende.

Ultimo sforzo e motivo di tutto il trekking: la visita al Castello di Punta Troia.

Arriviamo in cima che sono le 14:00 πλήρη ήλιο, al massimo della temperatura giornalieraarriviamo sopra spossatil’acqua da bere c’è pure finita e quel poco era praticamente bollentema non possiamo evitare di goderci questo spettacolare esempio di manieristica saracena incastonata nella roccia.

Qui ad attendere i visitatori c’è la guida del Castello e anche se siamo solo in due ci porta in giro a spiegarci il luogo con una passione e un amore verso questo posto che solo in pochi altre occasioni ho riscontrato. Giovanni Scaduto è un marettimano doc orgoglioso e innamorato pazzo della sua isola e del Castello in cui lavora sempre e sotto un sole cocente dalla mattina presto al pomeriggio quando l’ultimo visitatore ha percorso tutta la scalinata che arriva fin giù. Con l’acqua al seguito un pasto preparato e tanta voglia di conoscere e promuovere la sua stupenda isola la mattina si alza, va al porto prende un natante che lo accompagna a Cala Manione o allo Scalo Maestro secondo la corrente che tirae se il tempo a mare è brutto percorre quei quasi 5 km di sentiero come fosse un grillo che salta tra gli alberi.

Giovanni Scaduto è un esempio di quanto l’uomo possa amare la sua terra, la sua isola, si impervia, difficile, avversa e anche brutale talvolta ma stupenda e lo esprime con tutta la passione che solo un innamorato può comunicare !

E come Giovanni saranno anche gli altri suoi colleghi che lavorano in questo stupendo puntino luminoso e magnifico del nostro stupendo Mar Mediterraneo.

Giovanni ci spiega tutto nei minimi dettagli che qui non cito perché dovete venire quassù a scoprire anche voi la travagliata storia e la magnifica bellezza dei panorami.

Castello Punta Troia Giovanni Scaduto e Giorgio De Simone

Giovanni Scaduto, guida del Comune di Favignana del Castello di Punta Troia a Marettimo

Al rientro ci vengono a prendere in gommone i ragazzi dei servizi nautici Big Game, e in pochi minuti siamo allo Scalo Nuovo, stanchissimi con i polpacci fulminati dai crampi… ci apprestiamo a una cena leggera ma saporita in Trattoria a gustare le prelibatezze marinare preparate con “mediterranea passione” come cantava l’indimenticabile Giuni Russo !

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