Trekking sulle falesie: da Case Canini a Cala Rotonda

In un periodo in cui dobbiamo stare a casa per evitare i contagi di questa brutta epidemia mi viene da raccontare un percorso che ho fatto la primavera scorsa a Favignana, più o meno in questo periodo. Buona lettura. 

Testi e foto: ©Giorgio De Simone

Il percorso in rosso tenue che parte dal pallino

Bella giornata, sono le 7:30 del mattino. 

Oggi voglio provare un sentiero che da Cala Rotonda costeggia la falesia per arrivare fin quasi a Cala Stornello.

Il bus mi lascia in contrada Case Canini, poco dopo l’uscita dell’unica galleria dell’isola che collega l’ala est dell’isola a forma di farfalla all’ala ovest.

Qui il sole è appena sbucato da Monte Santa Caterina. È primavera. Il verde trionfa. I fiori sono quasi tutti sbocciati. Il profumo delle fragranze mediterranee è forte.

I muretti a secco sono adornati alla base da un incredibile quantità di finocchietto selvatico… appena lo tocchi coi piedi si sprigiona nell’aria un fresco profumo inebriante.

Sulle pietre dei muretti sbucano quasi mimetizzati i gechi neri che sembrano scolpiti nella pietra. Meno mimetici ma dal colore verde sgargiante le lucertole endemiche siciliane le Podarcis Wagleriana  e insieme si prendono il primo calore della giornata. Riesco a fotografarli da vicinissimo… sembrano dormienti.

Camminando sulla strada comunale mi immettono nella sterrata che viene a sinistra. Qui i confini con le proprietà sono tutti realizzati con i muretti a secco. Opere d’arte di antichi artigiani locali. La carrareccia si distende assolata tra campi di granaglie e piccole zone alberate, pino d’Aleppo e pino marittimo soprattutto.

Ma l’arbusteto e la macchia tipica sono una gioia per la vista e l’anima: durante tutto il cammino anche nella scogliera è tutta un’esplosione di vita… assenzio, euforbie, lentisco, scilla marittima, camomilla costiera, cupidone, convonvolo, cardo selvatico, la splendida e delicata silene colorata, anemoni spontanei, garofanini, margherite multicolori, barba di becco… e sempre ancora il finocchietto selvatico quasi a riempire i vuoti delle fioriture. Le api fanno il loro incessante lavorio… ma l’impollinazione trova altri interessati…

Arrivato a Cala Rotonda, dopo una mezzoretta di cammino, vengo colto da un senso di tranquillità e pace… ogni volta che la vedo così… bella… lucente… splendida… solatia e silenziosa ho sempre la stessa sensazione… pace e tranquillità… praticamente per qualche secondo dimentico tutto! In effetti è la sindrome di chi pratica trekking… la vista di tanta bellezza della natura non può che darti quella sensazione di sano benessere che fa affrontare la vita in un altro modo.

Il sentiero è chiaro, costeggia per un po la grande baia circolare per poi, quasi arrivati alla piccola spiaggetta, inerpicarsi per la falesia e dirigersi tra gli scogli verso Cala Stornello. Qui vicino al mare tra scogli appuntiti e in assenza quasi totale di terra… anche qui la natura esplode in mille colori e mille profumi…

Il sentiero si fa quasi assente ma si riesce a percepire anche perché aiutato dal GPS che ne contiene una traccia riesco a percorrerlo. Ma non si può non godersi dei fantastici panorami che offre qui la costa frastagliata e impraticabile.

Golfetti e baiette si alternato a falesie che quasi al mare si trasformano in piccole sculture scolpite dall’incessante opera di erosione e del mare qui esposto alle maree più importanti.

È il mondo del gabbiano reale. Ti sfiora la testa come a dirti… e tu qui che ci fai ? Lo trovi appollaiato su un picco di scoglio o in stormi vicino la battigia. Ma anche della poiana, che domina l’entroterra dalla vetta del Santa Caterina fin quasi al mare, del gheppio che si riconosce sempre con il tipico volo a spirito santo, praticamente fermo in aria a cercare piccole prede sui campi ! E delle colonie di rondoni che si spostano veloci emettendo una piacevole onda sonora chiassosa insieme ai gruccioni, dai colori brillanti e dall’aspetto superbo.

Non mancano i piccoli fringuelli che si nascondono in mezzo la macchia sottocosta, dove nidificano tra gli scogli… e che ti accompagnano lungo il percorso con il loro continuo canto armonioso… che spettacolo !

Arrivati a un pianoro si scorgono chiaramente lato mare gli scogli delle correnti, bellissimi da vedere affiorano poco lontano dalla costa e sono meta ambita per i sub appassionati di snorkeling. Qui come ovunque è vietata la pesca e le norme sono dettate dal regolamento dell’Area Marina Protetta Isole Egadi.

Alcune farfalle azzurre mi danno il benvenuto al versante che porta a Cala Stornello… anche qui la flora mediterranea leggermente diversa dell’altro versante ma altrettanto importante mi riporta lentamente verso la fine dell’anello raccordandomi con una carrareccia sempre sterrata che si dirige verso la strada comunale attraverso casette assolate e graziose villette di sicuro uso turistico.

Uscendo da un’altra traversa mi ritrovo sulla strada comunale, non prima di avvistare uno stormo di gruccioni che riposano su un albero.

Ho percorso poco più di 5 km in un ora e 45 minuti… ma vi consiglio di farlo più lentamente… ne vale la pena. Ma sempre alle ore mattutine, quando la natura si risveglia ed è già attiva prima dell’uomo !

Il tutto può essere svolto anche in una sola giornata partendo da Trapani in aliscafo.

Fatemi sapere se le vostre sensazioni sono le stesse delle mie. Se avete bisogno di ogni informazione contattatemi: www.sicilyhiking.it 

Buon cammino nell’isola delle isole… Favignana.

Rispondi