Trekking a Marettimo: dallo Scalo Vecchio alle Case Romane, Semaforo e ritorno

Alba a MarettimoLa prima volta che ho conosciuto Marettimo era il 1985, lessi un articolo del grande Fulco Pratesi, cofondatore del WWF, che descriveva un giro in barca e un trekking in montagna. Ecco il testo dell’articolo che propongo in maniera integrale: Marettimo, nel racconto di Fulco Pratesi degli anni ’80.

Solo adesso, a 52 anni suonati, l’ho finalmente visitata: Marettimo è ancora come l’ha descritta Fulco nel 1985. E meno male.

Lui proponeva un itinerario via mare, che ho fatto, alla scoperta di tutta la costa e delle grotte [Leggi qui] e un itinerario di trekking via terra che raggiungeva la vetta più alta di Marettimo ovvero Monte Falcone.

Io invece l’ho fatto parzialmente ovvero arrivato alle Case Romane invece di intraprendere il sentiero verso Monte Falcone ho effettuato quello verso il Semaforo. E qui di seguito il mio resoconto.

Son partito alle 6 dal paese, dalla via Campi, nei pressi dello scalo vecchio mi son goduto il levar del sole dal mare, da non perdere, e in salita ho raggiunto l’inizio del sentiero, in Contrada Pelosa, che è ben curato e di facile individuazione, per le Case Romane.

Sentieri Marettimo TrekkingSono presenti ad ogni bivio tabelle in legno che indicano i vari sentieri che si diramano per tutta l’Isola che non ha strade asfaltate ma solo sentieri percorribili a piedi o in mountain bike.

Il percorso lo vedete tracciato anche sulla Egadi Maps su questo sito.

Inizialmente ci si imbatte nell’antichissimo cimitero di Marettimo dove una semplice tabella con dei nomi e pochi resti marmorei ricordano l’antica necropoli.

Per chi è cristiano una preghiera lì è d’obbligo.

Sentiero Case Romane MArettimoQui il sentiero è quasi una larga strada in pietra ben fatta e molto suggestiva, poi appena ci si addentra nel bosco di pini, frutto di un meticoloso rimboschimento, dai risultati più che lusinghieri, si restringe pur restando comunque sempre comodo. Si nota anche la cura di questi boschi da parte del personale della forestale a cui è stato affidato. Il colore che assume qui la vegetazione, la terra, le pietre… all’alba è qualcosa di unico.

La strada è erta e in estate la fatica e il sudore si fanno subito sentire quindi la scorta di acqua e un cappellino per riparare la testa quando gli alberi non ci sono è il minimo che si possa fare per affrontare l’escursione.

Si arriva comodamente dopo 40 minuti di trekking alle Case Romane.

E’ un nucleo parzialmente ristrutturato di resti di case romane di buona fattura sicuramente abitate per tanti secoli successivi, è infatti una chiesetta bizantina ristrutturata da non so quanto che mi attira di più, è aperta entro e mi siedo. Poi Giovanni Scaduto che conoscerò il giorno dopo al Castello di Punta Troia mi dirà che addirittura si possono organizzare matrimoni dall’impronta “rupestre”.

Mi rendo conto di un’altro aspetto dell’isola che non avevo considerato. E’ ricca d’acqua sorgente. Qui alle case romane c’è proprio una sorgiva a disposizione dei viandanti dove sgorga un’acqua buonissima che credetemi ha rinfrescato sia il corpo che la mente. Mi ha sicuramente spinto ad affrontare il sentiero successivo.

Case Romane Sorgente

In effetti la decisione di proseguire per il Semaforo invece che per il Pizzo Falcone l’ho presa qui, davanti questa tabella: Sentieri trekking marettimo

Le due tabelle in alto sono chiare e precise… Cala Bianca 3 ore e 5 minuti di cammino, Punta Troia 2 ore e 15 minuti… Pizzo Falcone ? 1 ora e… ??? MMMMhhhh no non lo so… 1 ora si capisce ma i minuti ? No… non posso rischiare, non ho molto tempo.

Allora riscendo un po avendo notato un’altra tabella prima delle Case Romane che indicava il sentiero per il Semaforo… decido di prendere quel sentiero… Pizzo Falcone lo farò la prossima volta !

Ecco la Gallery del Trekking dalle Case Romane al Semaforo e ritorno in paese

In definitiva dal Paese alle Case Romane (250 slm) ci sono circa 1, 6 km si percorrono in 30/40 minuti poi si prosegue per altri 2,8 km e si raggiunge, dopo un’ora di cammino, il Semaforo (470 slm) nei pressi della vetta di Pizzo Telegrafo (500 slm). Quindi si riscende dallo stesso sentiero per rientrare in paese alle 9.00 dopo circa 3 ore.

In tempo per una doccia fresca e una ricca colazione a base di granita di limone e cornetto caldo… una poesia !

Trekking di media difficoltà, occorre scarponcino adatto e molta acqua ! Da fare al mattino presto in estate.

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